In un’epoca in cui il marketing è in costante evoluzione, l’attività di email marketing rimane tutt'oggi un'ancora di stabilità delle strategie di promozione aziendale. Nonostante l’introduzione di nuove piattaforme e strategie digitali, l’email persiste come uno strumento efficace di comunicazione.
Le campagne di email marketing offrono un canale di comunicazione diretto e personalizzato che permette alle aziende di connettersi con il loro pubblico. La sfida più critica però è sempre quella di incuriosire il lettore in pochi secondi e mantenere, poi, una relazione duratura.
L’espediente migliore per catturare l’attenzione dei prospect è proprio quello della soap opera sequence. Vediamo cos’è e come si applica all’interno di una buona strategia di email marketing.
La Soap Opera Sequence, conosciuta anche con l'acronimo SOS, è una tecnica di marketing che si rifà alla serialità delle produzioni televisive. Come in una soap opera vera e propria, si cerca di strutturare le email come se fossero episodi in grado di generare hype e mantenere viva la curiosità del destinatario fino all’email successiva.
La Soap Opera Sequence si basa quindi nell'agganciare i prospect attraverso l’introduzione di un problema che abbiamo dovuto affrontare, per poi spiegare successivamente come siamo stati in grado di risolverlo.
Questa tecnica di email marketing è composta generalmente da 4 o 5 email e, trattandosi di una storia con un filo logico diviso in puntate, è consigliabile inviare 1 email al giorno, in modo tale da essere certi di mantenere alta l’attenzione sulla narrazione.
Con la prima email è essenziale predisporre la scena. Solitamente ci si presenta come azienda e si illustra il contesto. Si tratta di una fase cruciale dove diventa fondamentale impostare una buona narrazione attraverso la tecnica dello storytelling, in grado di coinvolgere il lettore e fare leva sulle sue emozioni.
Nella parte conclusiva della email è importante creare un gancio con quella successiva e lo possiamo fare attraverso l’introduzione di un elemento misterioso, capace di aumentare l’aspettativa dell'interlocutore e invogliarlo ad aprire la prossima email.
La seconda email ha il compito di coinvolgere l’utente mettendo in scena il nostro dramma. Come in una telenovela, è importante sviscerare il problema fin da subito e raccontare, senza giri di parole, le difficoltà che abbiamo vissuto e le emozioni negative che abbiamo provato in quel momento.
Questo tipo di narrazione tende a generare una forte connessione con il lettore, che inizierà a conoscerci maggiormente e a empatizzare con noi e la nostra situazione.
Al termine della email è importante NON svelare la soluzione al problema ma, come abbiamo fatto per quella precedente, creare un gancio che rimandi all’email del giorno dopo.
Ora che abbiamo la totale attenzione del lettore è il momento di soddisfare la sua curiosità, svelando la soluzione usata per risolvere il famoso problema. Ed è qui che introduciamo il prodotto o servizio che ci ha permesso di superare le nostre difficoltà.
Attenzione, però, a non raccontare tutto! É importante mantenere l’utente ancora in sospeso e rimandarlo alla prossima email.
La penultima email ha il compito di illustrare tutti i benefici che abbiamo ottenuto tramite la soluzione trovata. In poche parole si tratta di descrivere tutti quei plus che ruotano attorno al nostro prodotto o servizio ma che sono poco evidenti.
Con l’ultima email si conclude la nostra storia ed è proprio qui che bisogna spingere il cliente all’azione. Una delle tecniche migliori che possiamo usare per invogliare qualcuno a comprare un determinato prodotto o servizio, è quella della scarsità, spiegate da Robert Cialdini nel suo famoso saggio “Le armi della persuasione”.
Con questa tecnica possiamo quindi invitare l’utente a comprare subito dicendo che il nostro prodotto è disponibile per un periodo limitato di tempo oppure che sta per esaurire.