L’emergenza sanitaria ha accelerato il processo digitale in maniera quasi esponenziale. Nonostante l’attenzione delle aziende rivolta al web fosse già in costante aumento e nonostante si fosse registrato un decisivo incremento dell’attivazione degli strumenti digitali di lavoro, il Covid19 è riuscito a dare una definitiva spinta propulsiva.
Durante le fasi del lockdown, la maggior parte degli italiani ha fatto ricorso agli strumenti digitali per continuare a lavorare, comunicare e svolgere le attività quotidiane. Con diverse e innovative modalità, cui, però, ci siamo repentinamente abituati.
In questo scenario, ripartire dal web non sembra più essere una scelta. Infatti, è proprio il web ad essersi rivelato non solo un “luogo sicuro”, ma una vera e propria ancora di salvezza per le aziende che hanno potuto, così, continuare a lavorare, ovviamente con modalità diverse. In particolar modo il sito web ha rappresentato per moltissime realtà imprenditoriali (anche locali) uno strumento vitale in questi lunghi giorni di chiusura forzata delle attività. Ora che il Paese si affaccia alla riapertura totale e alla ripartenza dell’economia, parlare di web non solo sembra fondamentale, ma quasi un dovere per gli imprenditori e un diritto per i consumatori.
La scelta degli investimenti da compiere sul web, dopo un periodo che ha visto in quasi tutti i settori una netta flessione dei ricavi e un flusso di cassa quasi azzerato, deve essere ponderata.
Soprattutto, deve portare a risultati concreti. Quindi, in quest’ottica, la scelta dei canali online da attivare o potenziare è fondamentale.
Attenzione, però: vale sempre la regola secondo la quale, per incrementare la propria immagine sul web e la propria web reputation, si debba partire dal sito web che rappresenta il centro dell’ecosistema virtuale (approfondisci qui).
Tuttavia, talvolta, il sito web da solo non basta. Per rendere i tuoi servizi e prodotti accessibili a utenti e potenziali clienti, dovresti valutare se:
Ovviamente, per fare queste valutazioni, è necessario partire da uno studio approfondito della tua situazione web pregressa. Per far questo bisogna studiare il mercato, i competitors e il tuo target di riferimento. E oggi più che mai non ci si può affidare al “fiuto dell’imprenditore”.